Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Ghachar Ghochar
Autore: Vivek Shanbhag
Editore: Neri Pozza
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 13,50
Pagina dopo pagina tutto precipita come in un Ghachar Ghochar, termine inventato dall'autore per descrivere un nodo che non può essere sciolto, irrimediabilmente impigliato. Come sono aggrovigliati i destini di questa particolare famiglia Indiana, pronta a proteggere il proprio benessere con conseguenze imprevedibili. Lo definirei magnifico! Anna Bertoncello

Un punto di forza delle famiglie è fingere di desiderare l’inevitabile. E così è per la famiglia di Bangalore di cui si narra in queste pagine: una coppia, dei genitori, uno zio e una sorella maggiore tornata dopo aver lasciato il marito. Per ognuno di loro è inevitabile vivere insieme, ma ognuno di loro finge di desiderarlo.
Modesta da generazioni, negli ultimi anni la famiglia è stata toccata da  un’improvvisa e inaspettata fortuna. Zio Venkatachala, un uomo col pallino del  lavoro, ha avviato un giorno un’impresa, la Sona Masala, che in breve tempo è  diventata fonte di guadagno per tutti con la sua semplice attività: ordinare grossi quantitativi di spezie dal Kerala, confezionarle in bustine di plastica e poi rivenderle ai negozi di alimentari della città.
Un’idea brillante in virtù della quale, nella casa a due piani in cui si è spostata la famiglia dopo anni trascorsi in un’angusta baracca di un sovraffollato quartiere, lo zio gode della più alta considerazione. I suoi pasti, i suoi gusti, i suoi comodi sono di suprema importanza per tutti e beneficia di ogni privilegio destinato a un  capofamiglia. Al mattino, appena è sveglio, qualcuno gli prepara il tè. Non ha ancora finito di lavarsi, e la padella per la colazione è già sui fornelli. Può lasciare i vestiti in bagno, in un angolo della camera o in qualunque altro punto della casa, e li  ritroverà lavati e stirati incamera sua.
Un compito dettato dalla necessità di preservare una preziosa fonte del benessere, un compito che tuttavia non può evitare che una sottile vena di crudeltà e  risentimento si insinui nella casa a due piani.
Acclamato come il miglior romanzo indiano del decennio, Ghachar Ghochar è il  cechoviano ritratto di una famiglia nell’India che ambisce al benessere. Con una impeccabile e graffiante scrittura, Vivek Shanbhag mostra il lato oscuro di questa ambizione, in cui si dileguano irrimediabilmente antichi valori e tradizioni.
Vivek Shanbhag scrive in kannada. Ha pubblicato cinque racconti brevi, tre  romanzi, due pièce teatrali e ha curato due antologie, una delle quali in inglese. Per sette anni, dal 2005 al 2012, ha scritto per la rivista di letteratura Desha Kaala. I libri di Vivek Shanbhag sono tradotti in molte altre lingue indiane.
Il suo acclamato romanzo Ghachar Ghochar è stato pubblicato in India in traduzione inglese nel 2015 e, con grande successo, in Inghilterra e negli Stati Uniti nel 2017.
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