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Appunti per un naufragio
Autore: Davide Enia
Editore: Sellerio
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 15,00
Davide Enia descrive abilmente un fenomeno epocale e drammatico del nostro tempo. Narra frammenti di storie di uomini, donne, bambini di volontari e personale medico. Racconta le loro storie di dolore e accoglienza con immensa e profonda Umanità. Difficile non commuoversi. Anna Bertoncello

Un padre e un figlio guardano la storia svolgersi davanti a loro, nel mare di Lampedusa. «Appunti per un naufragio è un romanzo. Racconta ciò che sta accadendo nel Mediterraneo – le traversate, i soccorsi, gli approdi, le morti – parla del rapporto tra me e mio padre e affronta la malattia di mio zio, suo fratello». Lampedusa, da lepas, lo scoglio eroso dalla furia degli elementi, che resiste nella vastità del mare aperto. Oppure Lampedusa da lampas, la fiaccola che risplende nel buio, che sconfigge l’oscurità. Su questa isola protesa a sud, tra Africa e Europa, Davide Enia guarda in faccia chi arriva e chi attende, e narra la storia di un naufragio individuale e collettivo. Da un lato una moltitudine in movimento, che attraversa intere nazioni e poi il Mar Mediterraneo, in condizioni al di là di ogni immaginazione. Dall’altro, a cercare di accoglierla, un pugno di uomini e donne sul confine di un’epoca e di un continente. Nel mezzo si è posto l’autore stesso, per raccontare la scoperta di ciò che accade davvero in mare e in terra, e il fallimento delle parole che si inabissano nel tentativo di comprendere i paradossi del presente. A partire da una forte esperienza, dal toccare con mano la disumana tragedia degli sbarchi, Enia dà voce ai volontari, agli amici d’infanzia, alle testimonianze dei ragazzi che approdano miracolosamente sull’isola. E mette a nudo le conseguenze emotive di questa realtà toccante e sconcertante, soprattutto nel rapporto con il padre, medico da poco in pensione, che accetta di recarsi con lui a Lampedusa. Ritrovarsi assieme a testimoniare il dolore pubblico di quelli che approdano e di coloro che li salvano dalla morte, accanto a quello privato della malattia dello zio, li spinge a reinventare un rapporto, a forgiare un nuovo e inedito dialogo che si sostituisce ai silenzi del passato.
Davide Enia nasce a Palermo il 2 aprile 1974. Passa l’infanzia a giocare a calcio in mezzo alla strada. Nel 2002 scrive, dirige e interpreta «Italia-Brasile 3 a 2», pièce teatrale sulla gloriosa partita del 1982. Vince nel 2003 il Premio Tondelli al Premio Riccione per il Teatro con l’unanimità di giudizio della giuria col testo teatrale «Scanna», storia di una famiglia chiusa in un rifugio durante una guerra. A fine anno vince il Premio Ubu speciale. Nel 2004 scrive, dirige e interpreta «maggio ‘43», testo sui bombardamenti di Palermo e sulla guerra vista con gli occhi di un dodicenne. Alla Biennale di Venezia debutta «Scanna», di cui firma la regia. Collabora con la trasmissione  televisiva REPORT, per la quale scrive, dirige e interpreta «L’asso dell’aviazione», una operina originale di 30 minuti su guerra e partite  a carte andata in onda in prima serata il 10 settembre 2004. Non vince nessun premio, ma il Palermo torna dopo 31 anni in serie A. Un ottimo scambio. Nel 2005 consegue il Premio Hystrio e il Premio E.T.I. Olimpici del teatro come novità drammaturgica per l’intero corpus della sua opera, e il Fescennino d'Oro come miglior attore. In Moldavia, con «maggio '43» vince il premio come miglior spettacolo al festival internazionale Teatrul Unui Actor. Nel dicembre del 2005 esordisce in radio (RAI Radio2) con «Rembò», un’inchiesta su calcio, cucina e sentimento in 15 puntate. I suoi testi iniziano a essere rappresentati in Europa da compagnie estere. Vince nel 2006 il Premio Vittorio Mezzogiorno e il Premio Gassman come miglior talento emergente.
Nell’aprile 2007 va in onda (RAI Radio 2) il nuovo programma radiofonico, «Diciassette Anni. Una sentimentale biografia metropolitana». Debuttano a fine ottobre i nuovi lavori teatrali: «I capitoli dell'infanzia. Capitolo 1: Antonuccio si masturba. Capitolo 2: Piccoli gesti inutili che salvano la vita», testi sul buco luminoso dell’infanzia e sulla possibilità di costruzione di senso della parola mentre diventa suono. Nel 2008 fonda con Fabio Rizzo l'etichetta discografica «800A Records». Vince nel 2009 con «Il cuoco» il Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione e viene insignito a Pagani (SA) del premio Scenari Pagani. Nel 2010 scrive il racconto «Mio padre non ha mai avuto un cane», che parla di padri duri come la roccia, ragazze dalle dita di giglio e bombe che ammazzano magistrati. Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo, «Così in Terra» (Dalai), che viene venduto in 18 paesi prima dell’uscita in Italia. Vive e cucina a Palermo.
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