Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Giovedì 25 aprile 2024, in occasione della Festa della Liberazione, la libreria sarà chiusa.

Eventi


Mercoledì 7 Ottobre 2020
alle ore 18:00

Matteo Righetto

presenta il suo nuovo romanzo
I prati dopo di noi
Feltrinelli

Dialoga con l'autore Federica Augusta Rossi

ATTENZIONE: L'entrata all'incontro sarà possibile solo su prenotazione telefonando al numero 0424 522537 o scrivendo a info@palazzoroberti.it indicando i nomi dei partecipanti e un contatto telefonico. I posti sono limitati.

"Ultimo, venne il caldo. Si presentò come un piacevole vizio, ma come tutti i vizi si tramutò ben presto in una malattia, una calura permanente che si insinuò tra le pieghe del tempo e non se ne andò più via da quei monti.”

Mentre le pianure arroventate sono in fiamme, la montagna rappresenta l’ultimo, precario, rifugio. E in un monastero alle pendici dei monti vive Bruno, un ragazzo gigantesco, “magro e alto come un ontano verde”, che si sente particolarmente legato agli animali minuti, insetti soprattutto: “Mio papà diceva,” racconta a chi gliene chiede il motivo, “che i più grandi devono prendersi cura dei più piccoli”. La sua mansuetudine, lo sguardo fantasioso e candido fanno sì che a molti sembri uno sciocco, eppure sono proprio quelle doti a renderlo capace di comprendere cose che ai più non è dato vedere né sentire. Nell’abbazia gli viene così affidata la cura degli apiari, fondamentali per il pregiato miele, la propoli, l’idromele, gli unguenti e la cera delle candele. Ma le api sono preziose anche perché è grazie a loro che la natura può rigenerarsi, e Bruno ne diventa fedele custode. Sulle Alpi vive anche il vecchio Johannes. Convinto che il pianeta stia per soccombere a causa dell’avanzata dei nuovi barbari, parte per l’Ortles, la montagna sacra che la leggenda vuole abbia un tempo ospitato in perfetta armonia uomini, animali e piante. Nel cammino verso il sacro monte, Johannes e Bruno sono destinati a incontrarsi fra loro e con Leni, una vivace bambina sordomuta rimasta sola al mondo. Una storia simbolica sul destino dell’umanità, nutrita dell’amore per l’ambiente, popolata da personaggi vivissimi e raccontata da Matteo Righetto con il suo talento eccezionale nella rappresentazione della natura e dell’avventura.
Matteo Righetto è docente di Lettere, vive tra Padova e Colle Santa Lucia (Dolomiti). Ha esordito con Savana Padana (TEA, 2012), seguito dai romanzi La pelle dell’orso (Guanda, 2013), da cui è stato tratto un film con Marco Paolini, Apri gli occhi (TEA, 2016, vincitore del Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo) e Dove porta la neve (TEA, 2017). Per Mondadori ha scritto la “Trilogia della Patria” – che comprende i romanzi L’anima della frontiera (2017), L’ultima patria (2018), La terra promessa (2019) – e, insieme a Mauro Corona, il “sillabario alpino” Il passo del vento (2019).La sua trilogia è diventata un caso letterario internazionale con traduzioni in molti Paesi, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Germania, Olanda.Per il teatro ha scritto Da qui alla Luna, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto e portato in scena da Andrea Pennacchi. Nel 2019 ha ricevuto il Premio Speciale Dolomiti UNESCO.
Matteo Righetto
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