
alle ore 21:30
Ensemble di flauti

La libreria propone Per zaino un violoncello, di Mario Brunello, Cda Vivalda.
Il Conservatorio Statale di Musica «A. Steffani» di Castelfranco Veneto, nato nel 1969 come sezione staccata del Conservatorio «B. Marcello» di Venezia, è diventato autonomo nel 1980. Fin dall’inizio l’Istituto ha risposto alle esigenze di un bacino d’utenza dislocato territorialmente al di fuori dei principali circuiti della formazione musicale. Pertanto la funzione dell’Istituto si è progressivamente delineata nel rapporto con il proprio territorio di riferimento.

Il Conservatorio di Castelfranco ha inoltre avviato in questi anni, grazie anche alla preziosa guida dei direttori che si sono succeduti – e vorrei qui ricordare almeno le due figure che hanno segnato l’ultimo ventennio, i maestri Davide Zambon e Massimo Somenzi – una ricca e produttiva collaborazione con istituzioni nazionali ed internazionali, enti di produzione lirico-sinfonica, senza tralasciare la costante presenza di associazioni ed enti anche privati strettamente connessi alla realtà territoriale. Per citare solo le più importanti, la collaborazione con il College of Music dell’University of North Texas (il più grande dipartimento di studi musicali di tutte le università degli USA) che ha visto la realizzazione-scambio di alcune produzioni liriche (La cambiale di matrimonio di Rossini e La traviata di Verdi) e cameristiche – oltre naturalmente a Masterclass – e che si concretizzerà (probabilmente con Così fan tutte di Mozart) nuovamente nel 2006. La scommessa attuale delle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica Musicale è quella di poter prefigurare un Conservatorio in grado di garantirsi un bacino d’utenza adeguato e sufficientemente preparato a proseguire gli studi musicali (per i quali ancora non s’intravede un percorso organizzato a livello ministeriale) nei corsi accademici di livello superiore. Non dimentichiamo che il ruolo dei conservatori nel prossimo futuro vive uno stato di preoccupante incertezza proprio a causa di quella fascia di studi che con il «vecchio ordinamento » sono sempre stati assolti all’interno delle nostre istituzioni. Per prepararsi a questo incerto futuro, il Conservatorio di Castelfranco ha sviluppato, e sta tuttora sviluppando, una serie di intese o di accordi di rete con licei, università e scuole di musica private. Ma l’accordo forse più importante è quello che, a seguito della positiva esperienza legata alla formazione di un’Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto, sta in questi giorni prendendo vita attraverso la costituzione di un Consorzio dei sette Conservatori regionali. Nel frattempo il Conservatorio di Castelfranco, che proprio nel novembre 2004 ha reso omaggio con una serie di iniziative e concerti alla figura del musicista castellano Agostino Steffani – di cui ricorreva il 350° anniversario della nascita – da cui l’Istituto prende il nome, ha attivato una buona parte dei corsi sperimentali di triennio e biennio specialistico, sottolineando così la sua radicata presenza nel territorio e richiamando anche un certo numero di studenti stranieri, in virtù dell’alta qualità offerta sia dagli insegnamenti tradizionali, che di quelli innovativi già menzionati. Anche il settore specialistico barocco può trovare, grazie ai qualificati insegnanti di cui dispone il Conservatorio, un motivo di distinzione nel confronto con altre proposte analoghe; a questo proposito merita una particolare attenzione l’Ensemble Barocco «A. Steffani» che, emanazione dei corsi che si sono tenuti in questi anni, si è sempre distinta per l’alta qualità delle sue manifestazioni concertistiche.
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