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Giovedì 13 Giugno 2013
alle ore 21:30

Marco Ballestracci

Storia di Gambe - Tra il Cannibale e Imerio
Presentazione spettacolo dell'autore con Claudio "The Cek" Cecchetto alla fisarmonica.

I libri di cui parlerà Marco Ballestracci:

Imerio: "O pedalavi perché la natura ti aveva fatto il regalo di andare forte in bicicletta o te ne andavi all'estero a lavorare."
Imerio, «ardente nel nome», è un ragazzo che nel 1960 ha ventitré anni ed è a un soffio dalla vittoria nella temibile tappa del Passo del Gavia al Giro d'Italia. Imerio è Imerio Massignan, veneto di Valmarana, che vince la classifica scalatori al suo primo Tour de France.
Imerio è anche un'idea, una scia da seguire. Il narratore di questo romanzo-mémoire, veneto anche lui, si mette sulle tracce di una fotografia di tifosi, con un cartello che inneggia a Imerio sul Gavia, e incontra un coacervo di storie di pedali e d'emigrazione.
Trova Alfonso, che da ragazzo ha lasciato il Veneto per la Svizzera, poi è passato in Francia, poi di nuovo in Svizzera. Nella storia di Alfonso, emigrante che non è più tornato indietro, ci sono chilometri di strade costruite, c'è la vita tra cantieri e baracche dei moltissimi veneti che se ne sono andati per lavorare, quando la regione era tra le più povere d'Italia; c'è la nostalgia di chi è partito e la miseria di chi è rimasto; c'è un paese dell'anima visto da fuori, con le prime fabbriche e il Vajont che crolla e con i suoi corridori che vanno al Tour e pedalano come forsennati.
C'è Imerio, che a Briançon perde una tappa sotto gli occhi di Alfonso, proprio come sul Passo del Gavia si era visto sfuggire la vittoria già quasi sua, beffato da una ruota a terra. E al termine dei ricordi c'è Imerio Massignan oggi, c'è l'incontro con un uomo che ha suscitato affetti ed è diventato in qualche modo simbolo di quanti, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, sono andati con ostinazione alla ricerca di riscatti e quasi mai li hanno trovati.
Da un Veneto ormai trasfigurato, con in mano qualche fotografia e alcuni ricordi, Marco Ballestracci fa rivivere – tra rievocazione, immaginazione e realtà storica – vicende che appartengono a una collettività, scrivendo il romanzo di una generazione che ha lavorato duro e pestato sui pedali.

L'ombra del Cannibale: Eddie Merckx è stato uno dei più grandi ciclisti di ogni tempo, spietato, infallibile, dal carattere duro e dal fisico possente. Il suo soprannome, Cannibale, ben lo rappresentava, perché inghiottiva tutto ciò che poteva inghiottire: tempi, salite, avversari. La sua voglia di primeggiare era dettata dal pensiero che, nello sport come nella vita, un talento vada assecondato e non soffocato. Se nessuno era in grado di batterlo era giusto che fosse lui a vincere. Al contrario, ogni avversario alla sua altezza andava sportivamente rispettato. Onestà, etica e clemenza erano l’altra faccia del Cannibale. Con questo romanzo Ballestracci racconta grandi gare e scene di vita, momenti di trionfo e lotte senza tregua, facendo rivivere in un libro le stesse emozioni dello sport.


Marco Ballestracci vive e lavora a Castelfranco Veneto. Oltre a Imerio con Instar libri ha pubblicato L’ombra del Cannibale e La storia balorda (Premio Selezione Bancarella Sport 2012). Ha scritto anche un libro di racconti sul calcio: A pedate. 11 eroi per 11 leggendarie partite di calcio (Mattioli). Ha collaborato con quotidiani e riviste musicali specializzate, è cantante e armonicista blues.
 
Marco Ballestracci
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