Fabio Bacà presenta il suo libro "L'era dell'Acquario", Adelphi .
Il romanzo è ambientato per buona parte nella nostra Bassano del Grappa
La luce abbagliante e spesso bugiarda dei social, la penombra dei nostri dubbi più intimi, nel nuovo, turbinoso romanzo di Fabio Bacà.
Tempi strani, quelli in cui viviamo. Tempi in cui una ragazza, nel tentativo di sfuggire a un passato ingombrante, prima si sceglie un nom de plume severo come Chloe
Luscher e poi prova a nascondersi mettendosi in bella vista sui social, quasi una versione contemporanea e disinibita della lettera rubata di Edgar Allan Poe. Tempi in cui una ragazza come lei – senza capacità particolari, se si esclude una bellezza quasi sovrumana e una prodigiosa, nonché sospetta, immunità all’invecchiamento – può diventare nel giro di pochi anni vergognosamente ricca e altrettanto famosa vendendo filmati espliciti su OnlyFans a torme di munifici ammiratori. Ma per quanto ogni epoca abbia le sue peculiarità e specifiche scorciatoie verso il successo, ci sono domande così squisitamente umane da tornare a tormentarci costantemente, come ossessivi ritornelli: cosa ne sarà di noi dopo la morte| Siamo destinati al buio eterno o a una beata, sfavillante vita ultraterrena| Dopo anni di rifiuto e rimozione, è ora giunto per Chloe il momento di riallacciare i rapporti con un fratello e un nipote che ha a lungo trascurato, e soprattutto di scoprire se i racconti che hanno permesso al padre di fare carriera come improvvisato e improbabile guru dell’aldilà fossero il frutto di un’effettiva esperienza di premorte, oppure storie inventate da un ciarlatano per sfuggire all’infamante accusa di uxoricidio. Difficile rispondere, forse persino difficile capire quale sia la differenza.
Fabio Bacà è nato nel 1972 a San Benedetto del Tronto e vive ad Alba Adriatica. Di lui Adelphi ha pubblicato Benevolenza cosmica (2019, Premio Severino Cesari 2020) e Nova (2021, Finalista al Premio Strega e al Premio Campiello).