Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Walter Bonatti. Il fratello che non sapevo di avere
Autore: Reinhold Messner
Editore: Mondadori
Argomento: Montagna
Prezzo: € 24,90

Chi meglio di Reinhold Messner - dopo la compagna, ma in maniera diversa - avrebbe potuto parlare con cognizione di causa di Walter Bonatti? Di loro due è d'altra parte il regno dei cieli degli alpinisti, come per Coppi e Merckx nel ciclismo; quintali di articoli e di chiacchiere da bar per stabilire chi è il migliore...
Arturo Moro


Si incontrano per la prima volta nel 2004, eppure le loro vite si erano incrociate già molti anni prima. Da ragazzo Reinhold Messner guardava a Walter Bonatti come a un modello di coraggio e integrità, e nel 1971 scoprì che gli aveva dedicato il suo libro "I giorni grandi", riconoscendolo come suo allievo e successore. Numerosi aspetti accomunano questi due uomini che hanno realizzato molte delle più significative scalate della storia dell'alpinismo: l'approccio tradizionale senza mezzi artificiali; la ricerca della solitudine anche nelle situazioni più estreme; le accuse ingiuste, a Bonatti nella discussa vicenda del K2, a Messner dopo la spedizione del Nanga Parbat, in cui perse la vita il fratello Gùnther; infine la definitiva - per quanto tardiva - riabilitazione, quando la verità storica è stata accertata. Il libro che Reinhold Messner dedica a Walter Bonatti mette in parallelo le loro vite attraverso diversi registri narrativi: la cronaca della lunga notte tra il 30 e il 31 luglio 1954 sul K2, in cui Walter Bonatti rischiò di morire, un evento cruciale che ha condizionato tutta la sua esistenza di alpinista e di uomo; la biografia di Bonatti, ricostruita da Sandro Filippini in forma romanzata con l'ausilio di documenti d'epoca e di testimonianze dirette; infine il racconto in prima persona di Messner, che commenta la vicenda alpinistica e umana dell'amico, confrontandola con la propria.


 

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