Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Villa del seminario
Autore: Sacha Naspini
Editore: e/o
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 17,50
Sacha Naspini in questo romanzo fa rivivere l'orrore delle persecuzioni razziali avvenute negli anni quaranta in Maremma, ci racconta, prendendo spunto da fatti realmente accaduti, una storia impregnata di fame, freddo e tanta paura.
Da dove arriva il coraggio di René, umile e mite ciabattino, di stare dalla parte giusta della Storia, di unirsi alla Resistenza rischiando la propria vita? E fino a che punto di fronte a fatti così crudeli ci si può voltare dall'altra parte? Leggete questo libro. Anna Bertoncello


Maremma toscana, novembre ’43. Le Case è un borgo lontano da tutto. Vista da lì, anche la guerra ha un sapore diverso; perlopiù attesa, preghiere, povertà. Inoltre si preannuncia un inverno feroce... Dopo la diramazione della circolare che ordina l’arresto degli ebrei, ecco la notizia: il seminario estivo del vescovo è diventato un campo di concentramento. René è il ciabattino del paese. Tutti lo chiamano Settebello, nomignolo che si è tirato addosso in tenera età, dopo aver lasciato tre dita sul tornio. Oggi ha cinquant’anni. Schivo, solitario, taciturno. Niente famiglia. Ma c’è Anna, l’amica di sempre, che forse avrebbe potuto essere qualcosa di più... René non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi. In realtà, non ha mai avuto il coraggio di fare niente. Le sue giornate sono sempre uguali: casa e lavoro. Rigare dritto. Anna ha un figlio, Edoardo, tutti lo credono al fronte. Un giorno viene catturato dalla Wehrmacht con un manipolo di partigiani e fucilato sul posto. La donna è fuori di sé dal dolore, adesso ha un solo scopo: continuare la rivoluzione. Infatti una sera sparisce. Lascia a René un biglietto, poche istruzioni. Ma ben presto trapela l’ennesima voce: un altro gruppo di ribelli è caduto in un’imboscata. Li hanno rinchiusi là, nella villa del vescovo. Tra i prigionieri pare che ci sia perfino una donna... Settebello non può più restare a guardare.
Sacha Naspini, 1976, Grosseto, ha pubblicato vari libri, tra cui "I sassi" (Il Foglio), "Noir Désir. Nè vincitori nè vinti" (Perdisa Pop), Con "I Cariolanti" (Elliot, 2009) si è rivelato una delle migliori voci della narrativa italiana di oggi. Nel 2012 Elliot ha pubblicato anche il suo romanzo "Le nostre assenze", racconto degli avvenimenti che hanno coinvolto tre generazioni di una famiglia toscana.
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