Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

E i figli dopo di loro
Autore: Nicolas Mathieu
Editore: Marsilio
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 19,00
Il libro è a metà tra l’affresco sociale (notevole) di una delle zone più povere della Francia del nord e il romanzo di  formazione,  con occhio attento a cogliere le difficoltà di integrazione dei giovani musulmani di seconda generazione. “E i figli dopo di loro”, che ha ricevuto premi importanti e meritati, ha un finale che non  ha la drammaticità che – tirando ad indovinare – ti saresti aspettato; ma, con il grigiore plumbeo che si profila nelle vite dei protagonisti, forse è persino peggio. Arturo Moro

Lorena, agosto 1992. Anthony ha quattordici anni, le spalle larghe e una palpebra mezza chiusa che gli dà sempre un’aria imbronciata. Stephanie è la più bella della scuola, ma nella valle dimenticata da Dio in cui è cresciuta l’avvenenza serve a poco. Hacine è un po’ più grande, ama le moto (soprattutto quelle prese agli altri) ed è ormai rassegnato all’idea di deludere il padre, arrivato in Francia dal Marocco sognando l’integrazione. L’estate in cui i tre ragazzi si incontrano è quella del primo bacio, delle prime canne, dei Nirvana nelle orecchie e delle corse in BMX intorno al lago, della noia che si mescola alla rabbia e al desiderio di fuggire. Ma è anche un’estate torrida, in cui il vento caldo della globalizzazione ha già spazzato via buona parte dei posti di lavoro della regione lasciando le famiglie sul lastrico, impreparate ad affrontare la chiusura delle fabbriche e a immaginare un futuro diverso per sé e i propri figli.
Nicolas Mathieu è nato a Épinal, nella regione dei Vosgi, nel 1978. Dopo aver studiato storia e cinema, si è trasferito a Parigi, dove ha svolto i lavori più disparati, quasi tutti mal retribuiti. Ha esordito nel 2014 con il noir Aux animaux la guerre, da cui è stata tratta una serie tv. Oltre al Premio Goncourt 2018, E i figli dopo di loro, accolto con entusiasmo da critica e pubblico, ha vinto nel 2018 numerosi riconoscimenti letterari, tra i quali il Prix Goncourt.

 
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