Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

Comandante
Autore: Edoardo De Angelis - Sandro Veronesi
Editore: Bompiani
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 16,00
Il titolo di questo romanzo, basato su una vicenda di grandissima attualità avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, è in parte fuorviante, perché è tutto l’equipaggio del sommergibile Cappellini ad esserne protagonista: macchinisti, ufficiali, cuochi, marconisti. Effettivamente però in mezzo a questo caos di dialetti e intercalari da tutta l’Italia, impressiona la voce del capitano di corvetta Salvatore Todaro: una leggenda! Vittorio Campana

“Si dicono tante cose di lui, che era a bordo del Malaspina quando ha affondato la British Fame, che è un mago, un fachiro, un ipnotizzatore, che non dorme mai”: questo sanno del loro Comandante gli uomini che all’alba del 28 settembre 1940 si imbarcano sul sommergibile Cappellini per andare alla guerra. Sanno anche che il Comandante potrebbe rimanere a terra, al riparo, perché un incidente lo ha condannato a vivere in un busto d’acciaio che gli toglie il fiato. E invece lui, Salvatore Todaro, è lì, pronto a guidarli al di là delle mine che rendono Gibilterra una trappola, a combattere per l’Italia nell’oceano aperto, e “quando lui è sicuro, ti senti sicuro”. Marcon, aiutante di bordo, il volto sfigurato dall’acetilene e quell’accento venexian che piace tanto al Comandante. Schiassi, il marconista, che con l’idrofono ausculta le profondità. Stumpo, il motorista-corallaro, capace di riconoscere i polpi femmina. Stiepovich, il tenente di Trieste che ha portato con sé il violino. Giggino, il cambusiere, che ancora non sa quanto scaldano il cuore le patatine fritte... Sono le loro voci a raccontare la sorda monotonia delle ore in immersione e il momento cruciale in cui, lungo la linea immobile dell’orizzonte, si profila la sagoma di un mercantile a luci spente. Bisogna affondarlo, sfidare la morte propria e quella dei nemici: è allora che il Comandante prende una decisione fatale, capace di rischiarare la notte. Perché i corpi che galleggiano nel mare nero per lui non sono nemici, sono naufraghi. Raccontando e restituendo al nostro legittimo orgoglio uno degli episodi meno conosciuti e più luminosi dell’ultima guerra, Edoardo De Angelis e Sandro Veronesi denunciano la barbarie di ogni conflitto e celebrano la grandezza dei valori dell’umanità quando ci sono donne e uomini pronti ad affermarli nonostante tutto.
Edoardo De Angelis è nato a Napoli nel 1978. Ha esordito al cinema nel 2011 con il film Mozzarella Stories; è regista, sceneggiatore e produttore di Perez. del 2014 e di Indivisibili del 2016, vincitore di premi tra cui cinque Nastri d’argento e sei David di Donatello. Nel 2018 pubblica il romanzo Il vizio della speranza, da cui trae l’omonimo film vincitore del premio del pubblico alla Festa del Cinema di Roma oltre che del premio per miglior regista e miglior attrice protagonista al Tokyo International Film Festival, e di un David di Donatello, due Ciak d’oro e tre Nastri d’argento. Nel 2020 dirige il film per la televisione Natale in casa Cupiello, primo capitolo di una trilogia tratta dalle commedie di Eduardo De Filippo che prosegue nel 2021 con Sabato, domenica e lunedì e Non ti pago. Tra il 2021 e il 2022 dirige una serie in sei episodi tratta dal romanzo di Elena Ferrante La vita bugiarda degli adulti. È sposato e ha due figli.
Sandro Veronesi è nato a Firenze nel 1959. È laureato in architettura. Ha pubblicato, tra gli altri, Per dove parte questo treno allegro (1988), Gli sfiorati (1990), Venite venite B-52 (1995), La forza del passato (2000, Premio Campiello e Premio Viareggio-Rèpaci), Brucia Troia (2007), XY (2010, Premio Superflaiano), Baci scagliati altrove (2011), Terre rare (2014, Premio Bagutta), Non dirlo. Il Vangelo di Marco (2015). Ha vinto il premio Strega nel 2006 con il romanzo Caos calmo – tradotto in venti paesi e vincitore anche dei premi Fémina e Méditerranée – e nel 2020 con Il colibrì. Ha collaborato con numerosi quotidiani e quasi tutte le riviste letterarie. Ha cinque figli e vive a Roma.
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