
Domenica 28 Gennaio 2018
alle ore 17:30
alle ore 17:30
Sulle tracce di Hemingway in Veneto
Giandomenico Cortese
presenta il libro
curato da Giandomenico Cortese, Gianni Moriani, Richard Owen e Rosella Mamoli Zorzi e pubblicato dapresenta il libro
Museo Hemingway e della Grande Guerra
Fondazione Luca
Arbena Bonin e Lisa Frison leggeranno alcuni brani tatti dai racconti, romanzi e poesie del Premio Nobel della Letteratura, ambientati ad Asiago, Bassano, Venezia, Caorle e Cortina.
Asiago, Arsiero, Bassano, Schio, tra l’Astico, il Brenta e il Piave nella esperienza di Ernest Hemingway durante la Grande Guerra. E poi il genio della letteratura americana, il “mito romantico” ancora in Veneto, tra Cortina, la laguna di Caorle, soprattutto a Venezia.
Benché Hemingway sia più spesso associato con Chigago, la Florida, la Parigi degli anni Venti del Novecento, la Spagna, Cuba e l’Africa, l’Italia è stata altrettanto importante per la sua vita e il suo lavoro, ed in particolare il Veneto. “Io stesso sono un vecchio ragazzo del Veneto. Lo amo e lo conosco piuttosto bene”, scrisse una volta Hemingway al critico d’arte americano Bernard Berenson, che viveva a Fiesole.
Fu in Veneto che Hemingway, durante il primo conflitto mondiale, ebbe il suo primo incontro con la guerra sul fronte (Addio alle Armi), e fu Venezia che gli fornì l’ispirazione dopo la Seconda Guerra Mondiale (Di là dal fiume e tra gli alberi), e lo aiutò a riprendersi dopo aver subito due gravi incidenti in Africa. Il suo amore per l’Italia non lo abbandonò mai. “A volte penso che qui viviamo solo a metà. Gli italiani invece vivono fino in fondo”, scrisse Hemingway a sua sorella Marcelline dopo il suo ritorno dal fronte nel 1919.

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