Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

L'atlante dei posti sbagliati
Autore: Dinaw Mengestu
Editore: NNE
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 19,00
Mamush è un giornalista in crisi. Nato negli Stati Uniti da madre etiope, vive a Parigi con la moglie Hannah e il figlio, e cerca di tenere a bada le sue numerose dipendenze. Tornato a Washington per far visita alla madre, trova ad attenderlo una notizia inaspettata e terribile: Samuel, l’uomo che gli ha fatto da padre, si è appena tolto la vita. Affettuoso e istrionico, anche Samuel era emigrato dall’Etiopia, per poi diventare l’ennesimo tassista straniero in un paese che a poco a poco lo ha annientato. La madre di Mamush lo aveva accolto in casa senza troppe spiegazioni, e la loro strana amicizia, venata di apprensione, è l’enigma che Mamush cerca di decifrare da quando era bambino. Di fronte al dolore per quel lutto improvviso, Mamush capisce che l’unico modo per riprendere in mano la sua vita e il suo matrimonio è fare luce su quel passato misterioso; e così attraversa gli Stati Uniti in taxi, in un viaggio in cui realtà, ricordi e immaginazione si confondono come i panorami fuori dal finestrino di un’auto in corsa.
Dinaw Mengestu è nato in Etiopia e cresciuto negli Stati Uniti. I suoi articoli e racconti sono apparsi su The New York Times, The New Yorker, Harper’s Magazine, Granta e Rolling Stone. È autore di tre romanzi, tutti inseriti nella lista dei “Notable Books” del New York Times: Tutti i nostri nomi (2014), Leggere il vento (2010) e Le cose che porta il cielo (2007), che gli sono valsi prestigiosi riconoscimenti come la Guggenheim e la MacArthur Fellowship. Nel 2017 è stato incluso nei “Best Young American Novelists” di Granta.
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